Per "sindrome del fuoriuscito" si intende la condotta, le considerazioni e i ragionamenti dei soggetti che usciti da un gruppo, partito, religione, confessione, si rivolgono contro i passati amici e compagni e raccontando fatti o eventi negativi ai quali hanno partecipato, avanzando critiche e divenendo testimoni delle accuse più diverse.
Siccome di quando in quando viene sollevato il dubbio che in Grecia la Chiesa di Scientology non possa essere considerata una religione (tesi che, di per sé, sarebbe già alquanto ardua da sostenere con prove documentali), pubblichiamo qui il certificato che attesta l'avvenuta registrazione dell'associazione presso le autorità nel paese passato alla storia come la patria della Democrazia.
Qualsiasi analisi – se spassionata e imparziale – potrà mostrare che i gruppi "anti-sette" mostrano in realtà quelle stesse caratteristiche negative (o "distruttive", per usare le loro espressioni più gettonate) che essi vorrebbero far credere siano genericamente proprie dei movimenti religiosi; di qui tutto il baccano e il loro gran parlare di "culti distruttivi", "sette pericolose", "chiese controverse", ecc.
Alleghiamo qui in forma integrale la sentenza che conclude definitivamente il caso tributario ravennate, sigillando con un pesante macigno ogni querulo tentativo di passare sotto silenzio un grado di giudizio successivo - e ben più conclusivo - dei precedenti, che un controverso sito italiano anonimo (già più volte confutato da "Verba Volant Scripta Manent") aveva tanto impropriamente quanto malevolmente cercato di far passare come sentenza finale.
Allo scopo di far pressione sulla Chiesa di Scientology e piegarla ai suoi voleri, il 20 aprile 2000 Maria Pia Gardini scrisse ai dirigenti della Chiesa di Scientology Italiana allegando una lettera che sosteneva di aver ricevuto dal Ministero di Grazia e Giustizia.
Riceviamo e pubblichiamo un interessante parere in campo fiscale/tributario, già apparso sulla rivista "Diritto Civile e Procedura Civile" del 30/09/2000 (Anno I - Numero 4).
Con una unanime, storica decisione che costituisce una pietra miliare per la libertà di religione, niente meno che la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo (Sezione Prima) ha emesso una sentenza che fissa uno storico precedente.
Questa storia appare davvero emblematica di come una persona già carica di pregiudizi, in seguito ulteriormente fomentata da un newsgroup stipato di notizie false e tendenziose, possa decidere di continuare a spendere anni della propria vita in una lotta senza quartiere contro una minoranza religiosa, finendo così logorato dal proprio stesso livore e rovinato dai propri stessi illeciti.
Sfogliando la mia raccolta di articoli ne ho trovato uno davvero interessante.
Trattasi della rettifica che l’addetta agli Affari Pubblici della Chiesa di Scientology di Milano, ha fatto pubblicare in riferimento alla presunta incoerenza e bufala avvallata da L. Ron Hubbard in riferimento all’uomo di Piltdown. Il 21 novembre 2003, sul quotidiano Il Giornale, un certo Paolo Bracalini scriveva un articolo dal titolo "Quando la bugia diventa scienza", in questo articolo si affermava falsamente che sulla bufala del finto cranio si basava il libro La Storia dell’Uomo di Ron Hubbard.