FONTE INAFFIDABILE SMASCHERATA

Paul Haggis: l'ipocrita di Hollywood

Lawrence Wright e Alex Gibney hanno riciclato un'altra volta Paul Haggis come utile fonte anti-Scientology.

Che la carriera di Paul Haggis sia stata in caduta libera per la maggior parte dell'ultimo decennio, non è una sorpresa. Ogni qualvolta è in procinto di far uscire un film, usa cinicamente Scientology come strumento pubblicitario per ottenere attenzione.

Questo è apparso quanto mai evidente nel 2009, quando Haggis ha orchestrato un evento mediatico incentrato su tre bugie relative al suo cosiddetto “abbandono”. Ha asserito che 1) stava lasciando la Chiesa sebbene non la frequentasse da due decenni; 2) se ne andava perché accusava, senza prove, la Chiesa di sostenere la “Proposta 8” sul divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso, e ciò era completamente falso: lo status di esenzione fiscale della Chiesa le proibisce di prendere posizione su una qualsiasi questione politica; e 3) aveva svolto un'indagine sulle pratiche della Chiesa scoprendo cose che non gli piacevano, quando in realtà non aveva fatto altro che leggere falsità sul blog del fanatico anti-Scientology Marty Rathbun.

Che Haggis menta sulla sua “rottura” con la Chiesa è stato confermato dalla sorella, la sceneggiatrice televisiva Kathy Haggis. La Haggis ha scritto al redattore del periodico The New Yorker, David Remnick, in merito affermazioni di suo fratello: "... Trovo difficile prenderlo seriamente perché, per quanto ne so, non ha avuto alcun importante coinvolgimento in Scientology per oltre vent'anni e dal 1977 non ha neppure fatto alcun importante progresso nello studio della religione". (Vedere la lettera di Kathy Haggis a David Remnick.)

La bugia di Haggis sul fatto che la Chiesa sostenesse la “Proposta 8” era ovviamente un’accusa intesa a creare polemiche nei confronti della Chiesa, ma è completamente confutata perché, come ente 501(c)3, il fare lobbying su questioni politiche è rigidamente regolamentato e, per sua politica, la Chiesa non si occupa affatto di fare lobbying su alcunché. Quindi, la Chiesa non solo non ha preso posizione sulla “Proposta 8”, il punto è che non poteva neanche farlo.

Era chiaro che Haggis, non avendo familiarità con tali questioni, ha cercato pubblicamente di esercitare pressioni sulla Chiesa affinché si schierasse sull'iniziativa quando le era vietato farlo, e a lui questo era stato detto. Nondimeno, Haggis ha trasformato una singola lettera non autorizzata inviata da un membro della Chiesa di San Diego che esprimeva la sua posizione personale, in una “prova schiacciante” per dare il via alla sua montatura pubblicitaria con i media. Come ulteriore prova della sua ipocrisia, Haggis ha mantenuto la sua affiliazione alla Chiesa Cattolica senza creare per questo innescare uno show pubblico sulla sua ben nota posizione sul matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Oltre ad accusare falsamente la Chiesa di Scientology di omofobia, Haggis si è anche vantato di aver “indagato” sulle faccende della Chiesa quando, di fatto, aveva solo letto le grossolane farneticazioni sconclusionate di Marty Rathbun, un fanatico inaffidabile espulso dalla Chiesa un decennio fa per misfatti. Nel farlo, Haggis non ha menzionato una singola prova a sostegno delle accuse di Rathbun contro la Chiesa e i suoi leader, ma si è limitato a riportare dei sentito dire. Piuttosto che fare una vera indagine, Haggis si è attenuto al copione dettatogli da Marty Rathbun e dall'attore di serie C, Jason Beghe, primo cliente di Rathbun e ragazzo copertina per il suo esperimento fallito di chiesa “indipendente”.

Chiunque sia al corrente della storia di Paul Haggis non è rimasto sorpreso delle sue bugie. La sorella Kathy ha lavorato con lui su alcuni progetti e gli è stata accanto fin dall'inizio della sua frequentazione della Chiesa di Scientology. Dice che sin da piccolo Haggis “è sempre stato un bugiardo”, aggiungendo che da sempre ha come sua abitudine a) di usare gli altri; b) di sfruttare cinicamente Scientology per fare carriera; c) di accaparrarsi ingiustamente il merito per lavori fatti da altri.

Haggis ha persino mentito ai suoi parenti dando una giustificazione fasulla dei motivi per cui lui e Lawrence Wright hanno pubblicato sul The New Yorker un reportage che aveva lo scopo di mettere l'opinione pubblica contro la Chiesa e i suoi leader. Il marito di Kathy dice che Haggis, durante il matrimonio di un parente, gli aveva detto che Wright gli aveva promesso una breve biografia sul The New Yorker, in concomitanza con l'uscita del suo film flop The Next Three Days, ma solo se avesse scaricato il suo livore su Scientology, perché nessuno era interessato a Paul Haggis in quanto tale. Wright ha continuato a considerare Haggis un “utile idiota” che gli permetteva di raccontare la sua storia, anche se perfettamente consapevole delle bugie che stava raccontando. “Utile idiota” arrogante è un termine più appropriato.

Forse l'episodio che descrive meglio Paul Haggis l'ipocrita è quello verificatosi dopo il devastante terremoto ad Haiti, nel gennaio 2010, a cui la Chiesa ha risposto inviando decine di Ministri Volontari di Scientology, medici e infermieri haitiani-americani in una missione umanitaria per aiutare quel paese devastato. Haggis aveva appena inscenato lo show del suo abbandono della Chiesa e su quanto odiasse tutto ciò che essa faceva. Poi, egoisticamente, ha sfruttato i ministri di Scientology, approfittando dei loro sforzi umanitari ad Haiti, facendosi dare un passaggio su un aereo preso a nolo per i volontari della Chiesa e sfruttando questa opportunità per farsi fotografare. Naturalmente, nessuno sapeva chi fosse, perché erano anni che non frequentava la Chiesa. Indubbiamente Haggis trovò la cosa divertente, ma uno dei volontari l’ha riconosciuto, il che mostra quanto fossero insinceri i suoi commenti sulla Chiesa. Da un lato professava il suo odio verso la Chiesa e i suoi membri, dall'altro era felice di sfruttarli. Questo è a dir poco disgustoso.

Sua sorella Kathy, scrivendo a Lawrence Wright prima della pubblicazione del suo articolo sul The New Yorker, disse:

“Non credo che Paul, dopo aver 'lasciato' in modo così plateale la Chiesa accusando tutti coloro che ne fanno parte di essere dei bigotti, abbia fatto menzione al fatto di essersi imbarcato furtivamente e clandestinamente su un volo preso a nolo dalla Chiesa da Haiti a Miami (uno dei pochissimi voli disponibili) così da poter ritornare più velocemente alla sua confortevole vita, dopo una visita di soli tre giorni. Molti dei ministri volontari di quell'aereo (i "bigotti, capisce) avevano sfacchinato per settimane in condizioni impossibili, rischiando la propria vita per aiutare gli altri... gente comune, non celebrità multimilionarie. Ancora una volta, sembra che Paul non si sia fatto alcuno scrupolo di usare la Chiesa, se questo serviva ai suoi scopi. Naturalmente, la mia Chiesa ha avuto la decenza di non menzionare l'ironia di quanto successo a Paul, e ha ignorato le sue azioni”.

Haggis ha di nuovo tirato fuori il suo astio anti-Scientology nel 2014 per promuovere il suo flop Third Person (La Terza Persona). Il culmine delle sue insane affermazioni sulla Chiesa si è manifestato in un'intervista in cui ha accusato i membri della Chiesa di postare segretamente commenti anonimi su Internet che disprezzavano la sua opera. Anche se queste sono accuse deliranti ... sono stati poi i critici a criticare il film di Haggis. Secondo il Rotten Tomatoes, il suo film ha ricevuto solo una stella e le recensioni negative sono state tre volte più numerose di quelle positive; i critici hanno anche stroncato in toto il film con commenti tipo "La narrazione è evasiva in modo esasperante, come se il signor Haggis stia cercando di farvi credere (e far credere a se stesso) che ha qualcosa da dire". (Stephen Holden, New York Times)

Le informazioni su Haggis sono note da quattro anni. Nel 2011, la Chiesa ha pubblicato un'edizione speciale della rivista Freedom rispondendo alle bugie contenute nell'articolo di Lawrence Wright apparso sul The New Yorker, diffuse da Haggis e da un gruppetto di anti-Scientologist che lo sostenevano.

Il sig. Gibney non può affermare di essere all’oscuro dei fatti contenuti in questa pubblicazione e dei video che l'accompagnano, come ha commentato sul suo account di Twitter. Tutto ciò che la Chiesa ha detto in quella rivista si è rivelato vero, ma viene ignorato.

Dopo quattro anni dalla pubblicazione dell'articolo di Wright, la Chiesa ha continuato ad avere una crescita esplosiva. Quello che la Chiesa ha detto poi di Marty Rathbun (che è solo un truffatore e un velleitario capo di una setta) e la sua ghenga, si è rivelato vero, con il completo crollo del suo esperimento "indipendente". Se non bastasse quello, i continui atti di violenza da parte di Rathbun sono stati documentati.

Nondimeno, l'HBO ha fatto un documentario basato sul libro "Going Clear" di Wright. Le asserzioni infondate del libro di Wright erano trite allora, e lo sono ancora più che mai adesso. A oggi non hanno avuto alcuna conferma indipendente. Ma il libro è tratto dall'articolo, e il film è tratto dal libro. E il contenuto dell'articolo era già stato screditato come inventato nel 2011, il che significa che lo stesso vale sia per il libro che per il film. Ciò nonostante il produttore Wright continua a ignorare le ampie prove presentate dalla Chiesa, incluse le prove video.

La storia di Haggis su Scientology è una frode. Che qualcuno metta in vetrina le sue fanatiche asserzioni in un articolo, libro o film è inammissibile. Per Paul Haggis la Chiesa di Scientology non è mai stata altro che una scorciatoia per poter sfruttare altri per i suoi fini egoistici. Avendo recentemente fatto un accordo per dirigere una miniserie per l'HBO, è ovvio che la partecipazione di Haggis è semplicemente la contropartita, il risultato del quale sarà diffondere odio in nome di una sinergia associativa corrotta.